Buonsenso per Albese con Cassano
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Parcheggi privati, chiusi all’uso pubblico: non si può essere vaghi

Dalla vaghezza dei video alla concretezza delle parole scritte

Parcheggi sconsolatamente chiusi e sottratti all’uso pubblico.

Anche ad Albese con Cassano può succedere laddove un privato decide di chiudere delle proprietà che prima erano utilizzate da altri vicini per parcheggiare, a meno che non siano presi altri accordi o subentrino meccanismi come l’usucapione.

Il parcheggio dell’ex Consorzio Agrario: una storia che viene da lontano

Un esempio palese è il parcheggio dell’ex Consorzio Agrario.

Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, perchè i diritti della proprietà erano noti e si sono ridefiniti attraverso il PGT redatto ai tempi dell’amministrazione guidata da Alberto Gaffuri, durante la quale il Consorzio Agrario ha individuato aree più consone per la crescita della propria attività e ha effettuato il trasferimento.
Periodo in cui sono stati definiti i criteri di riconversione urbanistica dell’area. Si tratta di una nota doverosa a fronte di messaggi elettorali che oggi paiono rinnegare questi precedenti e sono protesi alla sola polemica, rinunciando alla coerenza di dirsi consapevoli delle regole e delle decisioni precendentemente prese, dimostrando un personale senso di trasparenza e correttezza verso le persone con cui si condivide la vità comunitaria, oltre a quelle con cui si è lavorato.

Ma i fatti hanno sempre il sopravvento. Ecco che, il privato che possiede il complesso immobiliare dismesso, una volta terminato l’affitto dell’attività commerciale, ha deciso di delimitare la propria proprietà per impedire che altri parcheggiassero.

Come abbiamo agito

Da sempre lo spirito che anima le persone che si ritrovano nel gruppo del Buonsenso per Albese con Cassano è quello di assumersi la responsabilità delle scelte, cercando sempre di conciliare l’interesse pubblico con le risorse effettivamente disponibili e con i vincoli normativi. Una triangolazione che richiede competenza, equilibrio e uno spirito di servizio.

Per questo l’amministrazione guidata da Carlo Ballabio non si è limitata a stare alla finestra ritenendo che la questione fosse da regolarsi tra privati.

Anzi, ha cercato di sensibilizzare la proprietà a porre ascolto agli altri vicini interessati all’utilizzo del parcheggio. Disposti a usufruirne anche a fronte di eventuale pagamento. Purtroppo questo invito è caduto nel vuoto e la proprietà ha preferito delimitare, impedendo l’accesso veicolare.

Si tratta quindi di una situazione dove su una proprietà privata, valgono i diritti di un privato.

La nostra linea

La situazione si è già verificata in altri frangenti in Paese.

In tutti questi casi dove sussisterebbe un interesse pubblico nell’accoglierle al patrimonio collettivo non si è mai reso possibile in quanto è mancata la disponibilità dei privati di cederle seguendo le prescrizioni imposte a un ente pubblico.

Come già dimostrato in più occasioni, il nostro indirizzo di amministrazione è da sempre quello di favorire la risoluzione di conflittualità e di fare tutto il possibile affinché prevalga la pubblica utilità e un’armonia tra i privati.

Non solo parcheggi

In generale, in queste settimane abbiamo osservato polemiche e affermazioni ricche di contraddizioni e vaghezza, su diversi argomenti non trascurabili. Eccone alcuni: https://www.buonsensoperalbeseconcassano.it/2024/05/24/alla-prova-dei-fatti/

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