Buonsenso per Albese con Cassano
Al servizio dei cittadini anche all'opposizione

Vivacità, spazi e opportunità

Al servizio della comunità e fedeli ai nostri valori

La campagna elettorale ha generato una narrazione parallela per sminuire Albese con Cassano, la sua vivacità, il suo spirito di comunità e la sua capacità di generare opportunità.
Una critica ricorrente è legata agli spazi comunali notoriamente a disposizione di tutti come, ad esempio, area delle feste, Centro Civico Fabio Casartelli, Padiglione Polifunzionale. Basterebbe leggere la relazione programmatica che trovate su questo sito è che documentano il post Covid, per fare pace con la realtà.

Spazi e regole di tutti

Spazi sempre aperti al No profit, all’utilità pubblica e a tutto ciò crei occasioni di crescita per il paese e la sua popolazione. Sempre seguendo le regole a tutela della collettività di Albese con Cassano, che questi luoghi sostiene con i propri soldi. Porte aperte anche al profit e ai privati, con la semplice prescrizione di rispettare le condizioni regolamentate nell’interesse della comunità di Albese con Cassano.
L’intendimento della Lista Buonsenso per Albese con Cassano è dal 2009 quella di garantire questa equità nella gestione degli spazi e di moltiplicare le opportunità. L’esempio viene da tutti gli eventi organizzati in questi anni, dai grandi concerti, alle sagre, dalle raccolte benefiche, agli eventi culturali e sportivi. Un esempio di quanto riteniamo importante creare sempre più opportunità, viene dall’acquisto dell’ex casa di Don Carlo e dell’ex Bocciodromo. Nuovi spazi per Biblioteca, Museo Etnografico e di altre attività.

Gli scontenti: chi vorrebbe regole “ad hoc”

Il rispetto di queste regole può essere non digerito da quelle realtà che ricercano il patrocinio del Comune per ottenere la gratuità degli spazi dove poi effettuare attività profit o a pagamento. E questo può essere motivo di malcontento per taluni, ma una garanzia di tutela per la collettività di Albese con Cassano che sostiene con le proprie tasse questi luoghi e il loro mantenimento. Quindi un modo per valutare certi malumori o certe crociate può essere quello di soppesare se il criticante si senta privato della possibilità di una legge “meno uguale per qualcuno” o semplicemente per un profitto più comodo rispetto al resto del mondo.

Aule studio

Un esempio che smentisce queste critiche particolari è la piena disponibilità che ha incontrato chi ha chiesto, ottenuto e gestito l’aula studio. L’esperienza si è poi interrotta con il Covid, ma nulla vieta ad altri, studenti e non, di utilizzare gli spazi disponibili al Centro Civico e non solo. Già oggi non mancano le persone che si fermano a leggere o a studiare negli spazi della biblioteca e in quelli annessi, in un contesto dove più di 800 persone nel solo 2023 hanno usufruito del servizio di prestito librario. Un indicatore di come spazi più idonei, se creati nella casa di don Carlo, potranno permettere aule studio/lettura stabili a corredo della biblioteca.

Centro Civico Fabio Casartelli

In queste settimane viene spesso citato come luogo sottoutilizzato. Non citando che sui tre livelli ospita realtà importanti come Museo Etnografico e dell’acqua, Filarmonica Albesina oltre ad altre associazioni. Ospita l’esposizione dell’artista Nicoli oltre a innumerevoli eventi promossi dall’Amministrazione, da Associazioni e da privati. Una convivenza attiva che continua a portare frutti.

Museo Etnografico e dell’acqua

Un esempio è il Museo Etnografico dell’acqua che nel Centro Civico ha trovato spazio per la propria esposizione e che continua a contribuire alla ricerca, alla conservazione e alla valorizzazione del mondo popolare e contadino del territorio. O a proseguire le ricerche sulle peculiari infrastrutture idrauliche del nostro territorio. Ma non solo, basti pensare alla ricerca in corso sulla tradizione dei mosaica e grottisti albesini che da numerosi decenni portano le proprie eccellenze ad abbellire e decorare dimore storiche e chiese prestigiose di tutto il nord Italia. Un esempio di come, anche attraverso la cultura, si possa celebrare e rinforzare l’identità di una comunità e, al tempo stesso, promuovere la promozione di un tessuto di aziende di un vero e proprio distretto unico nel suo genere.

L’edificio dell’ostello

Un altro esempio dell’evoluzione che possono avere i beni a patrimonio del Comune e di come possono essere messi a disposizione della collettività è l’edificio di via Pulici, ristrutturato all’epoca dell’Expo grazie a un bando che finanziava la creazione di ostelli per i visitatori dell’esposizione milanese. Cessati i vincoli legati a quel bando, passato il periodo del Covid, l’amministrazione guidata da Carlo Ballabio ha avviato una co-progettazione che coinvolge Consulta Giovani e che mira a portare a bordo altri soggetti. Nella progettualità potranno rientrare occasioni di socializzazione, spazi di co-working, aula studio ma anche attività che hanno a che fare con l’emergente vocazione turistica del nostro paese (circa 6000 pernottamenti nel 2024). Oppure la gestione delle 5 bici elettriche che dal 31 maggio 2024, data del sopralluolgo e dell’attestazione di Regione Lombardia, sono a pieno titolo a disposizione del Comune di Albese con Cassano (anche se nella prima metà di maggio si era fatto notare un video, guarda a caso polemico, che chiedeva a gran voce dove fossero). Biciclette ottenute gratis dall’amministrazione guidata da Carlo Ballabio grazie a un bando Gal che porta in dote anche le segnaletiche recentemente posizionate in montagna e che rappresentano la tappa di un percorso verso lo sviluppo ponderato di un escursionismo a piedi.

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