Nel febbraio 2020, con Delibera di Giunta del Comune di Albese con Cassano veniva indetto il Concorso Esperia. Un Concorso Musicale in collaborazione con la Pro Loco, riservato agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Lo scopo dichiarato era quello di farlo diventare un appuntamento fisso nel calendario, capace di creare opportunità per i giovani musicisti e generare ricadute culturali e musicali per i cittadini di Albese con Cassano. Anche per questo il Comune sotto la guida del Sindaco Carlo Ballabio ha investito con decisione nelle prime edizioni del progetto finché l’iniziativa non è stata in grado di autosostenersi. Ed è successo in fretta.
Decisivo l’impulso del Consigliere Regina Bianchi che, finché ha potuto, ha coordinato i lavori portando l’edizione 2021 dell’evento a oltre 1.900 iscritti e ad introiti di oltre 20.000 euro. Regina decisiva anche nel nome da assegnare alla manifestazione nella direzione di un vissuto albesino comune a molte persone che per generazioni si sono ritrovate nella passione per la musica. Con umiltà e altruismo, con la gioia di condividere e vivere insieme l’arte. Un nome messo con affetto, senza ostentazioni e narcisismi. La famiglia di Esperia non ha posto veti, trattandosi di evento del Comune, finalizzato a creare ricadute ai giovani e agli albesini. Quindi aderente allo spirito con cui Esperia agiva.
Poi è mancata Ginetta e dal 2022, senza quella figura cardine, del Concorso Esperia (poi evoluto in Concorso Regina Esperia) ad Albese con Cassano si sono un po’ perse le tracce.
Esperia chi?
Nel clima pre-elettorale del 2024, insieme alle voci sul presunto allargamento della strada di montagna (Via ai Monti) che i fatti hanno certificato come seminate ad arte, è arrivata all’orecchio un’altra diceria. Forse stimolata dalle domande che Paolo Beretta, nipote della signora Esperia, faceva in giro rispetto al destino del Concorso Esperia. Questa diceria riportava che in realtà il nome Esperia fosse stato deciso per il concorso perché trattavasi di un nome attraverso il quale gli antichi greci indicavano l’Italia. E quindi Esperia Cavedoni non c’entrava per nulla.
Una “Excusatio non petita, accusatio manifesta” che agli occhi del nipote ha fatto subito pensare che il nome della nonna Esperia abbinato alle origini del Concorso per qualcuno suonasse fastidioso. Da capire se per antipatia alla signora Esperia, deceduta 22 anni prima, o se per l’esigenza di tagliare un legame e quindi di una storicità nell’utilizzo di quel nome per un Concorso indetto del Comune e pensato a beneficio dei giovani musicisti e della comunità di Albese con Cassano. Concorso che invece, proprio a maggio 2024 si stava svolgendo in quei di Albavilla da parte di soggetti estranei all’Ente.
Ma rendere omaggio a Regina Bianchi?
Molto utile il video da campagna elettorale che il candidato Sindaco A.G. ha pubblicato sul proprio canale Facebook il 25 maggio 2024 (disponibile a questo link: https://www.facebook.com/reel/884503956773498 ). Un video che vede ritratti l’attuale Sindaco e l’attuale Assessore alla Cultura e all’Urbanistica assai gratificati dai risultati parlando di un evento che ha portato 2.600 “ragazzini” ad Albavilla al Teatro (Cineteatro della Rosa di Albavilla).
L’attuale Sindaco chiede al suo interlocutore “E per Albese con Cassano?”
Risposta: “Per Albese con Cassano ci vuole qualcuno che ci creda, non abbia dubbi, non abbia riserve e voglia farlo”
Conclude l’aspirante Sindaco con “Ecco, quindi ci crediamo per Albese per i giovani e un’opportunità per tutti”.
Sembra di capire che sono entusiasti dall’idea di portare questo successo anche ad Albese con Cassano. Un video che non offre altri messaggi se non entusiasmo, soddisfazione e trasmettere l’immagine come organizzatori d’eventi che potranno portare una ventata di nuove iniziative ad Albese con Cassano. Nuove come il Concorso Esperia?
Non si parla di Regina Bianchi, non si parla dei suoi meriti. Non si parla di Esperia (nome Esperia che sul sito www.lakecomoart.it dedicato al concorso ci si guarda bene dal contestualizzare. Utile verificare da quando e a nome di chi è registrato questo sito).
Peccato. In una campagna elettorale dove i defunti sono stati abbondantemente evocati – si pensi al cimitero – una menzione per due concittadine legate alla musica e all’arte non avrebbe guastato.
Chiudiamo un attimo la parentesi sul video. Riprenderemo in seguito.
La ricerca di chiarezza prosegue in Consiglio Comunale
Le elezioni hanno premiato la lista 22032 e il candidato Sindaco Gaffuri. In consiglio comunale e attraverso richieste di accesso agli atti è proseguita la richiesta di chiarezza da parte del Gruppo Buonsenso per Albese con Cassano per comprendere come un evento indetto dal Comune, finanziato e fatto crescere dal Comune, capace di generare ricadute positive come concerti e iniziative culturali gratuite per gli albesini sia finito ad Albavilla. Una ricerca anche per sapere chi si è arrogato il diritto di gestirlo e beneficiarne. Tanto più che nel 2021 sotto il coordinamento del Consigliere Regina Bianchi il Concorso Esperia poteva già vantare più di 1.900 iscritti e oltre 20.000 euro di introito. Perché mai il Comune avrebbe dovuto rinunciare a tale avviamento e a tale patrimonio, non solo economico?
Domande plausibili che si sono tradotte in Interrogazioni e scritti di richiesta chiarimenti.
In particolare, l’interrogazione del 23 settembre 2024 con protocollo 7866 rivolta al Sindaco Alberto Gaffuri poneva dei quesiti precisi ai quali non sono state corrisposte risposte altrettanto puntuali (a questo link sono disponibili gli scambi intercorsi tra settembre e ottobre 2024).
Primariamente l’obiettivo era capire che tipo di rapporti legano a vario titolo l’attuale Sindaco ed eventuali componenti della Giunta al suddetto concorso. Trattasi di un elemento rilevante per valutare la serenità nell’affrontare in veste di Amministratore le decisioni su tale argomento. Basti pensare alla volontà o meno di voler approfondire la questione nell’interesse del Comune dei cittadini di Albese con Cassano.
Secondariamente, comprendere quali sono gli atti incontrovertibili secondo i quali un’iniziativa di successo indetta e sostenuta dal Comune sia apparentemente gestita da privati.
E il nome Esperia? Proprio non si può dire, non si può spiegare? E le volontà di Regina Bianchi?
Un’altra domanda rimasta inevasa è la seguente: “Quale è la motivazione che ha originato la denominazione “Concorso Esperia” e la successiva “Concorso Regina Esperia”, onde evitare ogni fraintendimento e voci contrastanti che paiono affermarsi nell’opinione pubblica.”
Per il Sindaco sarebbe stato quantomeno trasparente esprimere la propria valutazione come persona, come albesino, come Amministratore, come comunicatore che pone la propria immagine pubblica in relazione all’albesinità o al rispetto di valori di comunità e anche ai defunti che in certi video cimiteriali sono stati evocati.
Viene da chiedersi perché tacere? Cosa gli impedisce di esprimere il suo punto di vista se non personale, da albesino, da amministratore con ampia visione sugli atti?
Ammettere che Esperia fosse riconducibile a quell’Esperia gli comporta qualche problema? O comporta qualche problema ad altri?
Quanto vale il rispetto della memoria delle persone e dello spirito di una comunità?
Non da ultimo, il Sindaco come ex membro del Gruppo Buonsenso per Albese con Cassano e quindi profondo conoscitore di Regina Bianchi e del suo essere portatrice di una storia esemplare e di un amore viscerale per la propria comunità: nessun tipo di precisazione da fare?
Il Sindaco ritiene che per Regina Bianchi il nome Esperia dato al Concorso volesse ricordare gli antichi greci più che l’amore per la musica e lo spirito di gratuità albesino incarnato da tante persone come Esperia?
Risposta non pervenuta. Per lui non significativa. E il concorso finito ad Albavilla? Gestito da chi?
Nessun dubbio per il Sindaco. E neanche per i compagni di lista e di amministrazione? Nessuno di loro, conoscendo i protagonisti e le loro storie, si è posto degli interrogativi?
La risposta per ora è desolante. No, nessuno.
Per il Sindaco una certezza: il Concorso non è del Comune
Il Sindaco ha sorvolato in pieno sul primo rilievo e si è invece soffermato a perorare tutti quegli elementi che secondo lui depongono a favore del fatto che il Concorso sia afferente ad “altri” rispetto al Comune. Chi sono esattamente questi altri, non è dato sapere. E nemmeno si è soffermato se vi sia e quale sia il suo ruolo tra questi “altri”.
La conclusione della sua risposta scritta è lapidaria nell’identificare che il Comune non abbia alcuna voce in capitolo sul Concorso. Letterale: “Per quanto agli atti, dunque, l’edizione 2021 è l’ultima nella quale è Comune di Albese con Cassano ha avuto un ruolo, seppur indiretto, nelle attività di cui all’interrogazione del 30 luglio 2024 protocollata in data 23 settembre 2024; : il Comune, peraltro, non ha mai adottato alcun meccanismo giuridico/amministrativo/contrattuale volto a vincolare gli organizzatori che si sono succeduti negli anni, lasciando a questi ultimi la più totale autonomia decisionale. Il citato patrocinio (non richiesto) all’edizione 2023 – e chiudo – individua chiaramente non soltanto l’organizzatore dell’iniziativa, ma anche la formale inesistenza di impegni reciproci tra le parti, come sommariamente già evidenziato in precedenza.”
Ma se non è più del Comune, di chi è?
Nessun dubbio, interrogativo, valutazione sul fatto che un’iniziativa – capace già nel 2021 di raccogliere circa 2.000 iscritti e 20.000 euro di introiti annui – passi dal Comune a soggetti terzi senza tener conto della storicità dell’utilizzo del nome Esperia, senza tener conto degli atti di istituzione del concorso.
Come ha fatto il Sindaco a costruirsi una così incrollabile certezza senza citare nella propria risposta alcun soggetto e/o l’iter di questo passaggio? Perché limitarsi ad elencare tutte le interpretazioni di atti che corroborano la tesi che il Concorso non sia del Comune e non fare lo sforzo di portare in evidenza atti che invece possono sollevare qualche interrogativo a favore dell’Ente e della sua collettività?
Torniamo al famoso video del 25 maggio 2024
Se vale quanto scrive il Sindaco nella sua risposta, come si deve interpretare il dialogo compiaciuto dove l’allora aspirante Sindaco chiede “E per Albese con Cassano?” ottenendo dall’attuale compagno di Giunta: “Per Albese con Cassano ci vuole qualcuno che ci creda, non abbia dubbi, non abbia riserve e voglia farlo”.
Quindi i famosi “non il Comune” di cui sopra devono crederci, non devono avere dubbi, non devono avere riserve e devono voler farlo. Chi sono? E i due protagonisti del video che intenzioni hanno e a che titolo sono coinvolti? Uno dei due protagonisti, in un commento pubblico a margine del video commenta: “Ma certo non vedo l’ora di riprovarci, per ri-riuscirci
”.
Un dialogo sibillino. Da decifrare. Perché probabilmente i due protagonisti del video conoscevano già i soggetti non identificati che sembrano detenere il Concorso e gestire gli oltre 20.000 euro di ogni edizione non hanno continuato a farlo ad Albese con Cassano come quando era presente Regina Bianchi? Se come dice il Sindaco sono pienamente titolati ad organizzarlo cosa hanno bisogno in più?
Cosa ha fatto preferire Albavilla?
Magari hanno ritenuto che quello fosse il desiderio più ardente di chi ha reso concreta l’idea del Concorso Esperia?
Non ci chiediamo cosa ne pensasse Esperia o cosa ne pensassero gli antichi Greci.
L’importante è che l’aspirante Sindaco attraverso il video chiudesse con uno speranzoso:
“Ecco, quindi ci crediamo per Albese per i giovani e un’opportunità per tutti”.
Chi ci deve credere? L’allora amministrazione guidata da Carlo Ballabio che ha indetto il concorso e l’ha guidato nella persona del Consigliere Regina Bianchi? Gli albesini che l’hanno sostenuto economicamente per permettergli di prendere il volo? Tutti loro non ci hanno creduto abbastanza? Per chi l’opportunità?
Oppure i soggetti non chiariti che vantano una zona franca libera da ogni dubbio da parte dell’attuale Sindaco?
Riguardarsi il video https://www.facebook.com/reel/884503956773498 e leggersi i commenti a corollario forse potrà aiutare a capire meglio la situazione. Capire chi siano i destinatari delle domande poste nel video e capire come mai per l’attuale Sindaco sia così incrollabile la certezza che il Concorso non sia un patrimonio da tutelare per il Comune di Albese con Cassano e i suoi cittadini.
E questi soggetti terzi mai citati neanche a fronte di interrogazioni consiliari specifiche? Cosa ha loro impedito di proseguire nel portare una ricaduta sociale e culturale gratuita per gli albesini?
Quando il Sindaco risponderà?