Un concorso voluto da Regina Bianchi, sostenuto dal Comune, intitolato ad un’altra compaesana: Esperia. Due protagoniste unite dall’amore per la musica e dal piacere di trasmette questo amore ai giovani. Giovani Albesini e non solo. Gratis. Ecco il senso di un concorso ad Albese con Cassano, con quella coordinatrice (Regina), con quel nome (Esperia). Un senso che è chiarissimo ai tanti che hanno vissuto quella stagione
A seguito di domande, richieste di chiarimenti e interrogazioni Esperia è diventata Experia.
Una X che maschera una S. Per chi ha vissuto le Protagoniste e ne rispetta lo spirito, la sostanza non cambia.
In questi mesi abbiamo cercato di capire per quali meccanismi il concorso avesse cessato di dare benefici alla collettività di Albese con Cassano. Abbiamo cercato di capire se gli oltre 20.000 euro annui che l’iniziativa fruttava, fossero dell’Ente o di privati.
E abbiamo chiesto all’attuale Sindaco se vi fosse un suo ruolo nel sodalizio che promuoveva l’iniziativa dopo la prematura scomparsa di Regina Bianchi.
Non ha risposto a quella domanda. Neanche a fronte di interrogazione scritta in Consiglio Comunale.
Ecco l’interrogazione che ripropone quella domanda:

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